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Decidi meglio, vivi meglio

Il coaching razionalista che integra logica, emozioni e relazioni per aiutarti a prendere decisioni migliori.

Ciao.

Mi chiamo Luca Parodi.

Coach razionalista, filosofo, scienziato cognitivo, divulgatore, startupper, consulente manageriale - persino insegnante di trekking.

 

Chi mi conosce dice sempre che ho vissuto 12 vite e non posso dargli del tutto torto.

 

Oggi faccio leva su quello che ho imparato per aiutare gli altri a crescere come esseri umani.

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Il mio approccio

Nella scalata della vita ciascuno di noi segue il proprio sentiero interiore, segnato dalle proprie aspirazioni e valori. Come tuo coach personale, mi impegno a essere il compagno di cordata che ti supporta nel trovare la traiettoria più autentica, attraverso boschi fitti e pendii scoscesi.

Insieme, scopriremo come utilizzare al meglio i tuoi strumenti interni, affinché tu possa mappare con fiducia il percorso migliore per te, anche attraverso i passaggi più impegnativi e le intemperie più severe.

I miei pilastri

FILOSOFIA

La Filosofia offre una cornice per esplorare le grandi domande dell'esistenza. Attraverso il dialogo filosofico, incoraggio l'introspezione e la riflessione critica, permettendo di confrontarsi con le proprie convinzioni e valori. Questo processo aiuta a navigare la complessità della vita con maggiore chiarezza e scopo, guidando verso una comprensione più profonda di sé e del mondo circostante.

I Miei Servizi

Dicono di me

Luca ha una capacità unica di unire filosofia, scienza e empatia, ed è in grado di guidare gli altri con naturalezza verso un'autentica crescita personale e professionale.

Martina, Marketing Manager

Non sai se fa per te?

Fissa un primo colloquio gratuito di 45 minuti. Parleremo della tua situazione, dei tuoi obiettivi e della possibilità di instaurare un rapporto di coaching.

  • Ma quindi chi sei?
    Sono Luca Parodi. Sono nato a Roma, città in cui tutt'ora risiedo. ​ Ho studiato in Scienze Politiche e Filosofia (triennali); Scienze Cognitive e Processi Decisionali (magistrale), con una specializzazione in Neuroscienze Cognitive; Sceneggiatura Cinematografica (Master). Insomma, ho studiato tanto. Dopo l'università ho lavorato in una multinazionale di consulenza manageriale, prima di lasciarla per focalizzarmi full time sulla mia passione, la creazione di contenuti. Nel frattempo ho lanciato una startup a Londra, ho provato a scrivere un romanzo di fantascienza e ho persino preso una certificazione da insegnante di yoga.
  • Sei un coach? Uno psicologo? Un counselor?
    È deontologicamente corretto che io lo metta in chiaro sin da subito: nonostante la mia esperienza non sono ufficialmente nessuna di queste tre cose. Sebbene io creda fortemente nelle mie capacità a prescindere dai "pezzi di carta" e nonostante la mia formazione sia stata prevalentemente psicologica ho comunque intenzione di iniziare in futuro dei percorsi per certificarmi come coach e/o come counselor filosofico.
  • E quindi che cosa sei?
    Le definizioni troppo restrittive imposte da altri non mi piacciono affatto, quindi è difficile dirlo, ma se proprio devo sforzarmi mi definirei un coach razionalista. Nella mia visione un coach razionalista deve partire da un approccio interdisciplinare e da esperienze di vita molto eterogenee, per agire come un facilitatore del processo di auto-scoperta e crescita personale, offrendo supporto, guida e risorse per navigare attraverso le sfide della vita e raggiungere obiettivi significativi. Mettendo in pratica principi di filosofia, razionalità, psicologia ed empatia, il mio ruolo come coach razionalista è quello di assistere le persone nel comprendere meglio se stesse, nel superare ostacoli interni ed esterni, e nel formulare e perseguire visioni e piani di vita che riflettano i loro valori e aspirazioni più autentici. Questo approccio consente non solo di affrontare problemi specifici o di prendere decisioni importanti ma anche di sviluppare una comprensione più profonda di sé e del proprio posto nel mondo.
  • E che vuol dire?
    Il mio servizio si distingue per un approccio che valorizza il dialogo razionale come strumento di crescita, stimolando la riflessione sui percorsi di vita possibili e offrendo una prospettiva unica che combina supporto e guida con una profondo accento sulla riflessione individuale. Credo fermamente che, attraverso la comprensione di sé e un confronto costante, sia possibile navigare le complessità della vita con maggiore consapevolezza e soddisfazione, realizzando i propri obiettivi e vivendo una vita piena e significativa.
  • Ok, ha senso. Quindi un percorso con te in cosa consiste?
    Dipende dalle situazioni e dalle esigenze individuali. In linea di massima può andare così. Iniziamo definendo insieme gli obiettivi generali del rapporto; Una volta stabiliti ci inizieremo a sentire a cadenze più o meno fisse; Faremo conversazioni di un'oretta, nelle quali ti guiderò e in cui rifletteremo assieme; Tra le conversazioni potrei suggerirti pratiche, esercizi, letture e riflessioni da fare tra le sedute per aumentare la possibilità di raggiungere i tuoi obiettivi.
  • E mi serve veramente questa roba?
    A me piace l'onestà, quindi ti dirò come la penso: è assolutamente possibile arrivare a vivere una vita completamente soddisfacente anche in maniera del tutto autonoma. Il confronto costante con un coach è però in grado di accorciare sensibilmente i tempi necessari e di aumentare la possibilità di arrivare a soluzioni ottimali. Essendo il tempo la risorsa più importante che abbiamo credo che ciò sia abbastanza per giustificare l'investimento.
  • E come faccio a capire se quello che offri è adatto a me?
    Se ti trovi in una fase di incertezza, hai obiettivi da raggiungere o desideri sviluppare nuove competenze, il coaching potrebbe essere adatto a te. Di base è importante che tu abbia la volontà di impegnarti attivamente nel processo e di essere aperto a nuove prospettive e idee. Comunque se sei incerto il mio consiglio è quello di fissare un appuntamento per una sessione iniziale gratuita, così possiamo capire assieme se la consulenza è adatta alle tue esigenze e aspettative. Non è adatto a te, invece, se il tuo problema riguarda principalmente traumi, problemi emotivi o esistenziali gravi o patologie psicologiche: in quel caso ti consiglio caldamente di lasciar perdere il coaching e di rivolgerti a un/a psicoterapeuta (qui e qui due ottime risorse per farlo a costi contenuti)
  • Ok, ipotizziamo io voglia iniziare questa cosa. Quanto tempo dura un percorso di coaching?
    La durata di un percorso di coaching può variare in base alle tue esigenze e agli obiettivi che desideri raggiungere. Alcuni clienti trovano utili dei cicli di coaching di 3-6 mesi, mentre altri preferiscono un impegno a lungo termine. Valuteremo insieme la durata più appropriata durante la fase iniziale di definizione degli obiettivi.
  • Come posso continuare a lavorare con te dopo il primo ciclo di coaching?
    Dopo il primo ciclo di coaching è possibile valutare ulteriori sessioni di follow-up o programmi di coaching a lungo termine per continuare a lavorare sui tuoi obiettivi e migliorare le tue capacità decisionali. Possiamo stabilire un piano personalizzato in base alle tue esigenze e agli sviluppi del tuo percorso.
  • Mi hai quasi convinto. Ultima domanda: cosa posso ottenere dal coaching che non posso ottenere da altri servizi o risorse online gratuiti?
    Buona domanda, che mi sono posto spesso anch'io. La risposta però è molto semplice: il coaching offre un ambiente di supporto personalizzato in cui puoi esplorare le tue sfide e opportunità in modo approfondito. Contrariamente alle risorse online (siti, chatbot, libri, blog), il rapporto di consulenza offre un dialogo interattivo, un'attenzione focalizzata su di te e la possibilità di affrontare i tuoi dubbi, paure e incertezze con un professionista esperto.
  • Fammi un esempio per spiegarmi perché si tratta di un investimento giustificato.
    Qui hai molti esempi, ma proviamo a farne uno specifico. Sei un giovane neo-laureato alla tua prima esperienza lavorativa. Sei ambizioso ma sei molto incerto sul tuo presente e sul tuo futuro. Non sai se quella che hai scelto è la strada giusta per te, hai molti hobby, passioni che vorresti coltivare e progetti che vorresti veder realizzati. Non sai se vuoi fare carriera in azienda o creare una tua attività personale. Cerchi informazioni online e interpelli l'AI su come uscire da questa incertezza, ma facendolo non fai altro che trovarti di fronte ad ulteriore incertezza. Continuando da solo in questa strada potresti o stancarti e adagiarti sulla strada sub-ottimale che stai intraprendendo o trovare una soluzione, magari dopo mesi o anni di ricerche e letture fatte nei ritagli di tempo da un lavoro che ti sta succhiando l'anima. Rivolgendoti a un coach, invece, otterrai chiarezza, orientamento e supporto per definire la tua visione di futuro. Potrai valutare le tue competenze in modo obiettivo, creare un piano strategico e ricevere supporto durante le tue scelte professionali. Inoltre, svilupperai competenze, crescita personale e motivazione, avendo al tuo fianco un "partner in crime" che ti terrà responsabile per i tuoi obiettivi. In definitiva, l'investimento in un coach in una situazione simile è giustificato poiché ti offre una guida personalizzata per trovare la tua strada, risparmiare tempo e raggiungere il tuo pieno potenziale.
  • E in termini quantitativi? Soddisfa un po' il nerd che è in me :)
    Facciamo un calcolo orientativo per capire se un percorso di coaching è un investimento che vale la pena sostenere. Ipotizziamo una tariffa di 70 euro l’ora, con una media di due sessioni al mese per circa 20 incontri l’anno. Il costo complessivo è quindi di 1.400 euro. Per valutare il ritorno su questo investimento, consideriamo tre aspetti: risparmio di tempo, benefici professionali e miglioramento della qualità della vita. Partiamo dal primo: il risparmio di tempo. È plausibile che ogni ora di coaching faccia risparmiare tra le 5 e le 10 ore di ricerche, tentativi autonomi, dubbi paralizzanti e letture inefficaci. Se il proprio tempo è valutabile tra i 25 e i 40 euro l’ora (che è già una stima dignitosa ma accessibile), il beneficio lordo per sessione è tra 125 e 400 euro. Tolti i 70 euro di costo, il ritorno netto varia tra 55 e 330 euro. Su 20 sessioni, questo si traduce in un beneficio annuale in termini di tempo risparmiato tra 2.500 e 8.000 euro. Anche nella fascia bassa, il risparmio tende a superare il costo. Secondo: l’impatto professionale. Un coaching efficace può migliorare la produttività, accelerare una promozione, sbloccare iniziative autonome o cambiare il modo in cui prendi decisioni sul lavoro. In concreto, questo può tradursi in un aumento dello stipendio, nell’acquisizione di nuovi clienti, nell’apertura di una nuova fonte di reddito o nel lancio efficace di un progetto rimandato da mesi. Supponiamo, con un’ipotesi prudente ma realistica, che un percorso di coaching aumenti del 40–60% la probabilità di ottenere un risultato dal valore annuo compreso tra 4.000 e 7.000 euro. Il valore atteso generato è quindi tra 1.600 e 4.200 euro. In molti casi, basta un solo cliente importante acquisito, un progetto personale monetizzato, o una promozione accelerata di pochi mesi per generare un simile ritorno. Anche stimando per difetto, questo impatto tende da solo a coprire o superare l’intero costo del percorso. Terzo: la qualità della vita. Se acquistare un oggetto o fare un viaggio migliora il benessere percepito, lo stesso può valere per un percorso trasformativo che ti aiuta a sentirti più centrato, lucido, motivato. Anche stimando un impatto psicologico di 3–5 punti su una scala di soddisfazione da 0 a 100, e assegnando a ogni punto un valore simbolico di 500–1.000 euro, si ottiene un beneficio emotivo equivalente compreso tra 1.500 e 5.000 euro. Sommando i tre effetti principali—tempo, professione, benessere—il ritorno totale atteso si colloca tra i 5.600 (scenario minimo) e gli 17.200 euro l’anno, a fronte di un investimento di 1.400 euro. Ma anche tagliando tutto per prudenza di un 50%, il ritorno stimato resta positivo, e spesso significativo. La verità è che un buon percorso di coaching non genera solo “idee”, ma funge da vera e propria leva: ti aiuta a prendere decisioni migliori, più rapidamente, con meno fatica. E questa leva, anche quando stimata con criteri realistici e prudenziali, tende a restituire molto più di quanto costa.
  • Chi sono i riferimenti principali che utilizzi nella tua pratica?
    Sono tanti e a volte in contraddizione fra loro, ma credo che ognuno di essi possa essere utile per una determinata situazione A livello strettamente filosofico ho molte fonti d'ispirazione. Tra le principali ci sono: lo stoicismo, il buddhismo zen, Montaigne, Nietzsche, Ayn Rand, Max Stirner, l'esistenzialismo, il razionalismo, l'Altruismo Efficace, il transumanesimo; A livello professionale ho avuto modo di approfondire molti mondi diversi: l'orientamento alla carriera di 80.000 hours, Paul Graham, Sam Altman, l'approccio Lean, gli strumenti usati da società come Accenture e McKinsey, la mia esperienza come startup founder; A livello psicologico, oltre alla mia formazione neuroscientifica, ho avuto modo di approfondire molto temi come il potenziamento cognitivo, il biohacking, la psicometria, l'approccio alla razionalità di Keith Stanovich, l'economia comportamentale, la psicologia positiva (Seligman, Duckworth, per esempio), l'internal family system, la terapia cognitivo comportamentale, la meditazione mindfulness.

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